lunedì, Dicembre 30, 2024
AmbienteSalute

Inquinamento e salute: il rapporto della Commissione Lancet

a cura di Valeria Spezia

 

La Commissione Lancet per l’inquinamento e la salute, istituita nel 2017 dalla nota rivista scientifica internazionale, ha concluso nel suo ultimo rapporto che l’inquinamento è stato responsabile nel 2015 di 9 milioni di morti premature: si tratta del più grave fattore di rischio per malattie e morti premature al mondo. Questa stima è stata aggiornata utilizzando i dati del Global Burden of Diseases, Injuriaes, and Risk Factors Study 2019: sulla base di questi ulteriori dati, si ritiene che l’inquinamento rimanga responsabile di circa 9 milioni di decessi all’anno, corrispondenti a un decesso su sei in tutto il mondo. Il numero dei decessi attribuibili all’inquinamento in condizioni di povertà estrema, secondo questo report, si stanno riducendo; tuttavia, queste riduzioni sono compensate dall’aumento delle morti attribuibili all’inquinamento dell’aria e all’inquinamento chimico tossico (ad esempio, causato dal piombo). I decessi causati da questi fattori di rischio ambientale, legati all’industrializzazione e all’urbanizzazione, sono aumentati del 7% dal 2015 e di oltre il 66% dal 2000.

Nonostante gli sforzi di varie agenzie delle Nazioni Unite, di singoli e gruppi ambientalisti e di alcuni governi nazionali più sensibili (soprattutto nei paesi ad alto reddito), i progressi reali contro l’inquinamento e le sue conseguenze sulla salute umana sono complessivamente modesti, in particolare nei paesi a basso e medio reddito, dove l’inquinamento è in proporzione più grave. È necessaria una maggiore e più sistematica attenzione per controllare e prevenire le malattie e le morti premature legate all’inquinamento, con particolare attenzione a quello atmosferico. Inoltre, inquinamento, perdita di biodiversità e crisi climatica sono strettamente collegate. Il controllo efficace di queste minacce richiede un’interazione profonda tra il mondo della scienza e quello della politica: per agire occorre, innanzitutto, avere informazioni dettagliate e aggiornate, ma anche sviluppare una chiara visione del futuro che si intende costruire, indirizzando a questo scopo la ricerca e i finanziamenti.

L’inquinamento è stato visto troppo a lungo come un problema locale, da affrontare attraverso la regolamentazione nazionale e sub-nazionale, ovvero con politiche macro-regionali, come nel caso dell’Unione Europea. Ora, tuttavia, è sempre più chiaro che l’inquinamento è una minaccia planetaria e che le sue cause, le sue dinamiche di diffusione e i suoi effetti sulla salute e sull’habitat naturale trascendono i confini. È necessaria un’azione globale coordinata su tutti i principali fattori inquinanti, sostenuta da programmi di politica ambientale globale. Una strategia efficace per prevenire l’inquinamento e, allo stesso tempo, rallentare il cambiamento climatico richiede una rapida transizione dai combustibili fossili all’energia pulita e rinnovabile, ottenendo così un doppio vantaggio per la salute del pianeta.

 

Fonte: The Lancet, 17 Maggio 2022.