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António Guterres: “Nessuno è al di sopra del diritto internazionale umanitario”

Martedì 24 ottobre 2023 il Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, è intervenuto durante una riunione del Consiglio di Sicurezza, il principale organo esecutivo dell’ONU, per commentare la grave situazione umanitaria nella Striscia di Gaza e condividere il suo punto di vista sul conflitto armato in corso tra Hamas e Israele. Abbiamo deciso di pubblicarlo integralmente, per la sua rilevanza e per le reazioni che ha suscitato: l’ambasciatore israeliano presso le Nazioni Unite ha chiesto le dimissioni di Guterres ed ha annunciato che negherà il visto d’ingresso nel paese ai rappresentanti delle Nazioni Unite, aggiungendo di averlo già fatto con Martin Griffiths, rappresentante ONU per gli Affari umanitari. Qui è disponibile il video integrale dell’intervento.

Eccellenze.

La situazione in Medio Oriente si fa di ora in ora più drammatica. La guerra a Gaza infuria e rischia di estendersi a tutta la regione. Le divisioni stanno spaccando le società. Le tensioni minacciano di esplodere.

In un momento cruciale come questo, è fondamentale essere chiari sui principi, a partire da quello fondamentale del rispetto e della protezione dei civili. Ho condannato in modo inequivocabile gli orribili e inauditi atti di terrore compiuti da Hamas il 7 ottobre in Israele. Nulla può giustificare l’uccisione, il ferimento e il rapimento deliberato di civili – o il lancio di razzi contro obiettivi civili. Tutti gli ostaggi devono essere trattati umanamente e rilasciati immediatamente e senza condizioni. Segnalo, con rispetto, la presenza tra noi dei membri delle loro famiglie.

Eccellenze.

È importante riconoscere che gli attacchi di Hamas non sono avvenuti nel vuoto. Il popolo palestinese è stato sottoposto a 56 anni di soffocante occupazione. Ha visto la sua terra costantemente divorata dagli insediamenti e tormentata dalla violenza; la sua economia soffocata; la sua gente sfollata e le sue case demolite. Le speranze di una soluzione politica alla loro situazione sono svanite. Ma le sofferenze del popolo palestinese non possono giustificare i terribili attacchi di Hamas. E questi terribili attacchi non possono giustificare la punizione collettiva del popolo palestinese.

Eccellenze.

Anche la guerra ha delle regole. Dobbiamo esigere che tutte le parti mantengano e rispettino gli obblighi derivanti dal diritto umanitario internazionale; che facciano costantemente attenzione, nella conduzione delle operazioni militari, a risparmiare i civili; che rispettino e proteggano gli ospedali e rispettino l’inviolabilità delle strutture delle Nazioni Unite che oggi ospitano più di 600.000 palestinesi.

L’incessante bombardamento di Gaza da parte delle forze israeliane, il livello di vittime civili e la distruzione di quartieri continuano a crescere e sono profondamente allarmanti. Piango e onoro le decine di colleghi dell’ONU che lavorano per l’UNRWA – purtroppo almeno 35 – uccisi nei bombardamenti su Gaza nelle ultime due settimane. Devo alle loro famiglie la mia condanna di queste e di molte altre uccisioni simili.

La protezione dei civili è fondamentale in ogni conflitto armato. Proteggere i civili non può mai significare usarli come scudi umani. Proteggere i civili non significa ordinare a più di un milione di persone di evacuare a sud, dove non ci sono ripari, cibo, acqua, medicine e carburante, e poi continuare a bombardare il sud stesso.

Sono profondamente preoccupato per le chiare violazioni del diritto umanitario internazionale a cui stiamo assistendo a Gaza. Voglio essere chiaro: nessuna parte di un conflitto armato è al di sopra del diritto internazionale umanitario.

Eccellenze.

Per fortuna, alcuni aiuti umanitari stanno finalmente arrivando a Gaza. Ma si tratta di una goccia di aiuti in un oceano di necessità. Inoltre, le forniture di carburante delle Nazioni Unite a Gaza si esauriranno nel giro di pochi giorni. Questo sarebbe un altro disastro. Senza carburante, gli aiuti non possono essere consegnati, gli ospedali non hanno energia e l’acqua potabile non può essere purificata o addirittura pompata. La popolazione di Gaza ha bisogno di aiuti continui ad un livello corrispondente alle enormi necessità. Gli aiuti devono essere consegnati senza restrizioni.

Rendo omaggio ai nostri colleghi delle Nazioni Unite e ai partner umanitari a Gaza che lavorano in condizioni pericolose e rischiano la vita per fornire aiuti a chi ne ha bisogno. Sono un’ispirazione.

Per alleviare le sofferenze epiche, rendere più facile e sicura la consegna degli aiuti e facilitare il rilascio degli ostaggi, rinnovo il mio appello per un immediato cessate il fuoco umanitario.

Eccellenze.

Anche in questo momento di grave e immediato pericolo, non possiamo perdere di vista l’unica base realistica per una vera pace e stabilità: la soluzione dei due Stati. Gli israeliani devono vedere concretizzate le loro legittime esigenze di sicurezza e i palestinesi devono vedere realizzate le loro legittime aspirazioni a uno Stato indipendente, in linea con le risoluzioni delle Nazioni Unite, il diritto internazionale e gli accordi precedenti.

Infine, dobbiamo essere chiari sul principio della difesa della dignità umana. La polarizzazione e la disumanizzazione sono alimentate da uno tsunami di disinformazione. Dobbiamo opporci alle forze dell’antisemitismo, del bigottismo antimusulmano e di tutte le forme di odio.

Signor Presidente. Eccellenze.

Oggi è la Giornata delle Nazioni Unite, che segna i 78 anni dall’entrata in vigore della Carta delle Nazioni Unite. La Carta riflette il nostro impegno comune a promuovere la pace, lo sviluppo sostenibile e i diritti umani. In questa Giornata delle Nazioni Unite, in quest’ora critica, faccio appello a tutti affinché ci si ritiri dall’orlo del baratro prima che la violenza mieta altre vite e si diffonda ancora di più.

Vi ringrazio.

Fonte: Nazioni Unite, 24 ottobre 2023.