sabato, Dicembre 21, 2024
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Cambiamento climatico: una sintesi per tuttə del Rapporto IPCC

a cura di Siria Mendicino

 

L’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), l’organismo delle Nazioni Unite fondato nel lontano 1988 per affrontare su scala globale il cambiamento climatico, realizza rapporti periodici sul riscaldamento del pianeta, sulle sue cause e sulle sue conseguenze, nonché sulle misure politiche necessarie a contrastare la crisi climatica.

Nell’agosto 2021 è stato pubblicato un corposo rapporto sulle basi scientifiche del cambiamento climatico, che è stato da poco sintetizzato con un linguaggio divulgativo, allo scopo di raggiungere un pubblico quanto più vasto possibile. Si tratta di un’importante operazione di educazione scientifica, utile a controbilanciare il cosiddetto “negazionismo”, ma anche a far prendere consapevolezza della gravità della situazione e dell’urgenza di porvi rimedio con politiche adeguate.

La Sintesi per tutte e tutti – che qui pubblichiamo nella traduzione italiana coordinata da Sandro Fuzzi, dirigente di ricerca dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima (Isac) del Cnr – riassume in modo accessibile e al tempo stesso rigoroso i fondamenti scientifici del cambiamento climatico, spiegando le sue cause, i suoi impatti e le sue possibili soluzioni.

Così lo stesso Sandro Fuzzi ha commentato questa iniziativa: “In coincidenza con la COP27 appena conclusa, IPCC ha ritenuto che fosse utile produrre un sommario indirizzato questa volta al pubblico per evidenziare la solidità delle conoscenze scientifiche relative al cambiamento climatico e la necessità di agire ora sulla riduzione delle emissioni clima-alteranti per preservare la nostra vita sulla Terra. Questo breve documento è destinato a tutti coloro, anche non esperti, che sono interessati al cambiamento climatico e rappresenta un riassunto conciso ma fedele dei risultati contenuti nel primo volume del Sesto Rapporto IPCC pubblicato nell’agosto del 2021, utilizzando un linguaggio comprensibile a tutti e privo della gergalità degli scienziati. Penso che questo documento possa trovare un particolare utilizzo nelle scuole, per potere disporre di una lettura del cambiamento climatico proveniente dalla principale fonte autorevole di informazione in questo settore: l’Intergovernmental Panel on Climate Change“.

Si parla di “cambiamento climatico” nel momento in cui il clima cambia, per cause naturali o per l’effetto delle attività umane. L’aumento delle temperature, le variazioni delle precipitazioni, l’aumento degli eventi meteorologici estremi sono tutti esempi dei cambiamenti climatici in corso. Oggi, a distanza di 32 anni dal primo rapporto dell’IPCC, le prove che le attività umane hanno modificato il clima sono schiaccianti. Gli studi di centinaia di scienziati provenienti da ogni parte del mondo, sostenuti da strumenti sempre più evoluti, concordano sostanzialmente sui cambiamenti in atto e sulle loro cause.

Tra gli strumenti utilizzati per la ricostruzione e l’analisi della crisi climatica vi sono i cosiddetti modelli climatici che, tramite simulazioni del clima sulla Terra ed analisi retrospettive e proiezioni future molto dettagliate, mettono in evidenza non solo il riscaldamento globale, ma anche i cambiamenti che stanno avvenendo in maniera diffusa nell’atmosfera, nelle terre emerse, negli oceani e nei ghiacci. Tali modelli di simulazione climatica offrono evidenze anche del fatto che il riscaldamento globale non ha un’origine naturale, bensì umana. Infatti, solo includendo l’aumento di gas serra prodotti dall’uomo i modelli di simulazione climatica riescono a riprodurre le temperature osservate oggi sul pianeta.

Tra le conseguenze più evidenti del cambiamento climatico in corso vi sono gli eventi meteorologici estremi. Ondate di calore, precipitazioni intense e conseguente rischio di inondazioni, siccità, tifoni e uragani, si verificano sempre più frequentemente anche in posti dove prima non erano comuni. Spesso tali eventi meteorologici estremi si verificano contemporaneamente o a breve distanza l’uno dall’altro; si parla in tal caso di eventi multipli che possono avere conseguenze ancora più drammatiche. Ad esempio, siccità unita a caldo estremo aumenta il rischio di incendi boschivi, di morte del bestiame o di perdita dei raccolti.

Cosa ne sarà del nostro futuro? I modelli climatici mostrano che anche se riduciamo fortemente le emissioni di gas serra a partire da ora, il riscaldamento non si fermerà del tutto almeno fino al 2050. A partire dal 2050 i modelli mostrano prospettive diverse a seconda di ciò che sarà fatto oggi. Riducendo massicciamente le emissioni di anidride carbonica a partire da ora, il riscaldamento si arresterebbe intorno alla metà del secolo. In questa eventualità bisogna comunque tenere presente che alcuni elementi (ad esempio il riscaldamento dell’oceano profondo o la fusione della calotta glaciale della Groenlandia e dell’Antartide) rispondono lentamente al riscaldamento dell’atmosfera e dunque i cambiamenti continueranno ad interessarli per secoli, se non addirittura per millenni. Viceversa, se le emissioni rimarranno invariate o aumenteranno, le temperature continueranno a salire raggiungendo circa 4,5°C in più entro la fine del secolo con conseguenze sempre più drammatiche.

È necessario dunque agire ora, con visione e con decisione, sulle cause profonde del cambiamento climatico: “Per essere preparati al futuro è importante capire come il clima continuerà a cambiare. Il nostro futuro non è già deciso: dipenderà da molte scelte che faremo ora e nei prossimi anni”.

 

Il riscaldamento globale ha innescato diffusi cambiamenti nell’intero sistema climatico. Le quattro componenti principali del sistema climatico – atmosfera, oceano, terre emerse e ghiacci – stanno tutte subendo diffusi cambiamenti.

Gli esseri umani sono responsabili del riscaldamento del clima. I modelli di simulazione climatica (ombreggiatura colorata) possono riprodurre i cambiamenti osservati nella temperatura globale (nero) solamente quando tengono conto delle emissioni causate dalle attività umane. Questo grafico mostra come cambiano le temperature globali utilizzando modelli di simulazione climatica che tengono conto di: solo gas serra (rosso); oppure aerosol (inquinanti atmosferici) e altre cause umane (blu); oppure solo cause naturali (verde); oppure quando tutte le cause sono considerate (grigio). Combinato = naturale + aerosol + gas serra. Le linee colorate piene / tratteggiate mostrano la media di tutti i modelli e l’ombreggiatura indica gli intervalli di incertezza delle simulazioni.

I cambiamenti climatici diventano più gravi a ogni incremento del riscaldamento globale. Come temperature estreme, siccità, eventi di precipitazione intensa, copertura nevosa e cicloni tropicali cambiano a diversi livelli del riscaldamento globale rispetto alla fine del XIX secolo (1850-1900). Questa è l’attuale media del periodo 2011-2020. Ad esempio, oggi il giorno più caldo in un decennio è già +1.2°C più caldo rispetto al giorno più caldo in un decennio prima della rivoluzione industriale. Con 1.5°C di riscaldamento globale, sarebbe circa +1.9°C più caldo, con 2°C di riscaldamento globale sarebbe circa +2.6°C più caldo, e con 4°C di riscaldamento globale sarebbe circa +5.1°C più caldo.