Il grafico a barre mostra la crescita della spesa militare globale divisa per grandi regioni, tra la fine degli anni ’80 e il 2023. Spiccano le Americhe, l’Europa e l’Asia-Oceania: quest’ultima, in particolare, ha registrato un aumento significativo del proprio peso globale negli ultimi 10 anni, mentre l’Europa, dopo un calo della propria spesa tra gli anni ’90 e gli anni 2010, ha ripreso a crescere negli ultimi anni.
Il grafico a torta illustra la distribuzione della spesa militare globale (in %), evidenziando i 15 paesi con la quota maggiore. Insieme Stati Uniti (37%) e Repubblica Popolare Cinese (12%) contribuiscono alla metà degli investimenti globali in armamenti. Seguono Russia (4,5%), India (3,4%), Arabia Saudita e Regno Unito (entrambe al 3,1%). L’Italia pesa per l’1,5% sulla spesa militare globale.
Il cartogramma mostra le quote di PIL destinate dai diversi paesi alle spese militari nel 2023. Al primo posto l’Ucraina (37%), seguita da Libano (8,9%) e Algeria (8,2%). Tra i paesi dell’Africa del nord solo l’Egitto è sotto l’1%. I paesi europei si collocano complessivamente tra l’1 e il 4%. In Medio Oriente, anche Arabia Saudita, Oman e Israele superano il 5%. Sono solo tre i paesi che non hanno spesa militare: Islanda, Panama e Costa Rica.
Fonte: SIPRI.